In primo piano

Back to top
error: Il contenuto è protetto

Trapianto di rene
Dopo il trapianto è importante un adeguato apporto di proteine che aiutino a guarire i tessuti e a ripristinare la massa muscolare. Una dieta equilibrata deve comprendere anche buone fonti proteiche come pesce, carni bianche, uova, latte e derivati e legumi. Alcuni comuni farmaci antirigetto che possono causare aumento dell’appetito, dei grassi nel sangue (come colesterolo e trigliceridi), livelli di zucchero nel sangue, potassio e pressione sanguigna. Alcuni possono anche abbassare il magnesio e altri minerali.
È importante mangiare le porzioni giuste per mantenere il giusto peso e controllare la glicemia, limitando i dolci, gli zuccheri aggiunti, le bevande zuccherate e i cibi ricchi di grassi saturi.
Alcune persone hanno ancora bisogno di limitare il sale dopo aver ricevuto un trapianto. Il medico deciderà l’eventuale restrizione.

È buona norma limitare gli alimenti ricchi di sale, come ad esempio:
> sale da tavola;
> salumi, insaccati e affettati;
> alimenti in scatola, cibi pronti;
> cibi in salamoia o conservati sottosale, come olive, sottaceti e crauti;
> alimenti come patatine salate, arachidi salate, salatini e popcorn.

Nei mesi successivi al trapianto, il medico controllerà i livelli di potassio e, nel caso potrà consigliare di aumentare o diminuire nella dieta le quantità di alimenti che ne sono ricchi come patate, legumi, frutta e verdure. Anche vitamina D, calcio e fosforo saranno controllati dal medico e, in caso di carenza, saranno integrati.

Trapianto di cuore
Sottopeso e eccesso di peso sono egualmente rischiosi per chi ha subìto un trapianto d’organo perché adeguate riserve di grasso e proteine sono protettive e aiutano a combattere meglio eventuali casi di infezione o rigetto. L’eccesso di peso può invece aumentare il colesterolo nel sangue, i trigliceridi e il glucosio. Tutti questi fattori aumentano il rischio di arteriosclerosi, pressione sanguigna elevata e possibile malattia coronarica.

L’uso di alcuni farmaci a lungo termine utilizzati dopo il trapianto può anche aumentare o diminuire i valori di alcuni sali minerali o vitamine, che, nel caso, dovranno essere integrate o tenute sotto controllo con la dieta. I valori della pressione sanguigna, della glicemia e dei trigliceridi potrebbero peggiorare a causa della terapia assunta. L’eccesso di peso corporeo aumenta ulteriormente il rischio di sviluppare arteriosclerosi.

Si consiglia di limitare dolci, bevande zuccherate, zuccheri aggiunti, grassi saturi (salumi, affettati, insaccati, carni grasse, formaggi grassi, panna, burro e altri grassi di origine animale, olio di palma e olio di cocco), limitare il sale e i cibi troppo salati.

La dieta deve essere ricca di alimenti vegetali come frutta, verdura, cereali integrali e legumi.

Trapianto di fegato
I pazienti cirrotici sono spesso malnutriti prima del trapianto e sembra che, anche in caso di aumento di peso post operatorio, molti trapiantati di fegato presentino una diminuzione della massa muscolare (sarcopenia).
Prima del trapianto per evitare la malnutrizione, i pazienti dovrebbero essere sottoposti a una valutazione nutrizionale e dovrebbe essere corretta la malnutrizione, assicurando ai pazienti sarcopenici e/o sottopeso un apporto calorico adeguato con un apporto proteico di 1,2-1,5 g/kg (senza considerare l’eventuale sovraccarico idrico) e una percentuale di carboidrati che copra il 50%-60% della quota energetica. Eventuali integratori di aminoacidi possono migliorare lo stato nutrizionale.
I pazienti dovrebbero mangiare spesso, evitando di digiunare per più di 3-6 ore durante il giorno e dovrebbero essere incoraggiati a fare piccoli pasti frequenti distribuiti durante la giornata con uno spuntino serale a base di carboidrati complessi (come grissini, fette biscottate o cereali).
Vitamine come la tiamina, i folati e la vitamina D e sali minerali come il magnesio e il calcio devono essere integrati, se carenti.

Dopo il trapianto di fegato, il fabbisogno energetico e proteico rimane ancora alto per settimane per cui è importante che i pazienti ricomincino ad alimentarsi il più presto possibile, anche con il supporto della nutrizione enterale.

A lungo termine dopo il trapianto di fegato, si verifica un graduale aumento di peso con conseguente sovrappeso e obesità che aumentano i rischi metabolici dovuti ai farmaci immunosoppressori. Il consiglio è quello di fare attività fisica e seguire una dieta di tipo mediterranea, ricca di alimenti a bassa densità energetica come la verdura e la frutta fresca non oleosa, di evitare bevande alcoliche e zuccherate e tutti gli alimenti troppo ricchi di grassi saturi e zuccheri semplici.