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COSA E’ L’ECMO? COME FUNZIONA? COSA SI INTENDE PER PHYSICIAN SCIENTIST? ECCO LE PIU’ IMPORTANTI NOVITA’ NEL SETTORE SANITARIO E DELLA RICERCA

 

leonida pozzi

Ci pensavo da tempo e finalmente ecco un articolo in cui si parla dell’Ecmo, questo misterioso strumento ospedaliero che è entrato nelle nostre vite con il compito di ampliare le possibilità di cura o di preparazione al prelievo ai fini di trapianto (e quindi per salvare molte vite umane).

Si tratta di uno strumento che non esito a definire meraviglioso, ormai diffuso negli ospedali in numero rilevante. Tra le sue funzioni principali c’è quella di permettere il prelievo a cuore fermo, ampliando sempre più le possibilità di intervenire per salvare la vita a persone in lista d’attesa. Sono sicuro che i lettori rimarranno affascinati.

Dagli Stati Uniti e precisamente dalla Yale University School of Medicine dove insegna l’amico carissimo prof. Mario Strazzabosco, arriva un’altra novità che segna un grande passo avanti nella storia della medicina: la nascita dello “Physician Scientist”, che semplificando all’estremo potremmo definire un “medico ricercatore” che fa anche il divulgatore. Non è solo la sintesi fra professioni diverse e da tempo specializzatesi in modo settoriale, è un vero “canto alla bellezza della conoscenza, al sapere come pensiero armonico, come sistema di collegamento, come necessità per il futuro della comunità” come scrive la brava Clelia Epis. Purtroppo è un articolo che mette in luce che da noi qualcosa deve cambiare. Lo afferma un protagonista assoluto dello sviluppo della medicina e della ricerca negli Stati Uniti e nel mondo, e cioè proprio quel Mario Strazzabosco che tanto si sta spendendo per far capire che anche in Italia bisogna cambiare mentalità. “Bisogna capire – spiega Strazzabosco, che ci si deve avvicinare alla medicina con un approccio complessivo e completo. Ai giovani che chiedono se intraprendere gli studi in medicina – ricorda – chiedo sempre: ti interessa comprendere l’essere umano? Questa è la base della buona pratica in medicina e nella ricerca. La curiosità verso l’umanità in tutti i suoi aspetti, organici e culturali. Se non hai questa curiosità non riesci a compiere quella sintesi e quell’armonia di sapere che è la pratica clinica”. Un tempo era necessario specializzarsi sugli aspetti della ricerca e della cura. Oggi è il tempo della sintesi: bisogna saper andare oltre le proprie competenze specialistiche ampliando il proprio respiro culturale agli aspetti biologici, della ricerca, della filosofia, della sociologia. Un sogno? No è uno sguardo profetico, per migliorare la cura delle persone.

Il nostro dott. Gaetano Bianchi ha trattato, visto che entriamo nell’inverno, la sindrome da influenza e lo fa con la consueta chiarezza espositiva documentata e precisa. Si legge d’un fiato e si imparano molte cose da sapere e da mettere in pratica. Gli fa controcanto, per offrire anche un riferimento su come alimentarsi, la nostra Cristina Grande che tratta con la sua consueta competenza la dieta da utilizzare in questi e nei prossimi mesi dell’inverno. C’è anche la spiegazione di come preparare, come buona cura da utilizzare, il brodo di pollo quando arriva l’influenza. Interessante e da leggere.

Ci sono in questo numero di “Prevenzione Oggi” bellissime pagine che trattano della presenza in piazza, negli ospedali, davanti ai centri commerciali e ovunque sia stato possibile, dei volontari Aido impegnati per la Giornata Nazionale di informazione. Ci sono i volti, sorridenti e simpatici, della “nostra gente” quell’esercito di gente generosa che rende possibile la vita dell’Associazione e l’impegno a fianco delle istituzioni (a volte di stimolo alle stesse) per fare della medicina del trapianto un vero diritto per tutti gli ammalati. Mi fa piacere poter rilevare che ancora una volta, anche in un confronto su tutto il territorio nazionale, la Lombardia dà una splendida immagine di sé stessa e della capacità di servire l’ideale associativo.

Infine ancora due segnalazioni: il bell’articolo sull’igiene vocale di Clelia Epis, che indaga il mal di gola, le cause, le conseguenze, come viene trattato e quali sono le indicazioni più comuni. Interessante, vista la stagione invernale che sta arrivando.

L’ultima considerazione è sui Gruppi comunali o sulle Sezioni provinciali che fanno un corollario meraviglioso sulla nostra/loro rivista. Ormai il racconto delle loro attività più interessanti, corredato da foto, è una bella abitudine che rende davvero completa la nostra rivista.

Leonida Pozzi

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